Supply chain più efficiente con AI e Big Data
Le numerose sfide in atto a livello globale impongono alle imprese una sempre maggiore attenzione nei confronti della supply chain per innovare e ottimizzare i processi e rimanere competitivi.
Non si tratta solamente di far fronte al nuovo scenario umano ed economico aperto dal Covid 19 ma anche di confrontarsi con nuove logiche di mercato basate su tempi di consegna sempre più veloci per soddisfare le richieste di consumatori informati ed esigenti.
Quali sono quindi gli strumenti a supporto delle imprese per sostenerne la competitività a livello globale? In tal senso la digital transformation, ed in particolare l'intelligenza artificiale e i big data, possono fare molto quando applicati ai processi operativi per la produzione e la distribuzione. In questa intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore, Pierluigi Pizzo - Head of Digital Transformation di Omega - affronta il tema in maniera approfondita.
Aumentare cash flow e redditività con l’intelligenza artificiale
Competere con i colossi internazionali è oggi un obiettivo concretamente realizzabile per PMI e multinazionali tascabili italiane che possono finalmente confrontarsi ad armi pari sullo stesso terreno di gioco - tempi di consegna sempre più stringenti e livelli di servizio elevati – guadagnandone in redditività aziendale.
A supportarle in questa sfida, il gruppo Omega - realtà veneta attiva da oltre trent’anni nel mondo dell’innovazione tecnologica dei processi d’impresa - che, grazie alla combinazione tra modelli di business innovativi e sofisticate soluzioni di intelligenza artificiale, ha tracciato una nuova e rivoluzionaria visione della supply chain.
La chiave di volta dell’intero sistema poggia sul corretto equilibrio tra stock di magazzino e domanda di mercato, passando da logiche di approvvigionamento previsionali a logiche demand driven, guidate dalla domanda. In termini pratici, questo approccio consente di impiegare solo il capitale richiesto per l’acquisto degli approvvigionamenti realmente necessari, liberando liquidità da reinvestire in altre attività, senza perdere le opportunità offerte dal mercato. I lead time sono garantiti e veloci e il livello di servizio al cliente raggiunge standard elevati perché i magazzini sono riforniti con ciò che serve, quando serve.
“Rispondere ai cambiamenti epocali del quadro globale, quali ipercompetitività, amazonization e servitization, impone alle imprese di evolvere verso sistemi adattivi complessi.” - spiega Pierluigi Pizzo, Head of Digital Transformation di Omega - “Le aziende hanno cercato di organizzarsi con sistemi troppo complessi basati su previsioni spesso inaffidabili: servono invece sistemi antifragili che reggano senza bisogno di previsioni, in cui imprevisti ed errori si trasformino in vantaggi, e per cui si possa immaginare un’esposizione positiva agli accidenti e alla casualità”.
Una visione rivoluzionaria della supply chain basata su una strategia improntata alla gradualità: rivedere i processi per adeguarli ai trend tecnologici senza stravolgere l’operatività quotidiana, potenziandone i risultati con vere e proprie iniezioni di innovazione. “In Italia siamo stati i primi a credere in questo approccio che coniuga cultura, processi e tecnologia come Big Data e Intelligenza Artificiale – prosegue Pizzo – per introdurre nelle imprese l’innovazione guidata dal mercato. Una intuizione grazie alla quale il nostro software Agilis Demand Driven ha conseguito in tempi record la compliance internazionale ai principi del Demand Driven Institute che ci ha permesso di essere i primi partner italiani con case history certificate”.
Articolo pubblicato su "Il Sole 24 Ore" - 10 settembre 2020