Fatturazione elettronica: come funziona in 5 punti

Dopo la pubblica amministrazione, il prossimo 1 gennaio 2019 la fatturazione elettronica diventerà obbligatoria anche nei rapporti tra imprese private, aggiungendo un ulteriore tassello al processo di digitalizzazione d’impresa
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Al di là delle prime impressioni, l’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica anche ai rapporti tra privati renderà più agevole ed efficiente l’attuale gestione dei processi d’impresa. Cerchiamo di capire come funziona la fatturazione elettronica per capire come massimizzarne i vantaggi. 


1. La norma: Legge di bilancio n.205 del 27 dicembre 2017

Il provvedimento, incluso nella legge di bilancio per 2018, recepisce e introduce nel nostro ordinamento le disposizioni previste dalla Direttiva europea n. 55 del 2014, prevedendo la completa sostituzione della tradizionale fatturazione cartacea con la fatturazione in formato digitale. Inizialmente obbligatoria solo per i rapporti con la Pubblica Amministrazione, è stata estesa per volere del governo italiano – diventato sul punto apripista europeo – anche ai rapporti tra privati.


2. Cosa cambia

La fatturazione elettronica sostituirà completamente la tradizionale forma cartacea, prevedendo l’utilizzo di un formato XML standardizzato. Tutte le fatture in formato digitale dovranno necessariamente passare per il cosiddetto Sistema di Interscambio (SdI) che le invierà al destinatario tramite un codice di riferimento o un indirizzo PEC. A partire dal 1 gennaio 2019 questa sarà l’unica modalità di fatturazione accettata. In qualsiasi altro caso la fattura risulterà “non emessa”.

3. Le sanzioni

Le sanzioni collegate alla mancata emissione di fattura digitale oscillano tra il 90-180% dell’imposta relativa all’importo per l’emittente, oppure una cifra compresa tra i 500 e i 2500 euro quando la circolazione della fattura irregolare non comprometta la corretta liquidazione del tributo. Sanzioni sono previste anche per i committenti che detraggono l’IVA,  a cui è richiesto l’adempimento degli obblighi documentali previsti mediante il Sistema di Interscambio dall’articolo 6, comma 8 del decreto legislativo n. 471 del 1997, procedendo alla regolarizzazione della fatturazione, pena l’applicazione di una sanzione amministrativa pari al 100% dell’imposta, con un minimo di euro 250.

4. I vantaggi

L’utilizzo di software per la fatturazione elettronica e l’archiviazione documentale sostitutiva porterà considerevoli vantaggi in termini di efficienza dei processi e di contenimento dei costi e del tempo impiegato nella gestione del ciclo dell’ordine. Il risparmio calcolato su aziende che emettono 3000 fatture/anno varia dai 7,50 euro agli 11,50 euro a fattura. Niente più data-entry manuale, errori di registrazione, sviste o ritardi nei pagamenti a favore di un completo controllo e una piena gestione dei flussi digitali, dei dossier documentali di clienti e/o transazioni specifiche.

5. Fatturazione elettronica e Spesometro

L’introduzione della fatturazione digitale tra privati, a partire dal prossimo 1 gennaio 2019, dovrebbe portare progressivamente all’abolizione dell’obbligo di compilazione dello Spesometro. L’Agenzia delle Entrate, infatti, grazie alla fatturazione elettronica, sarà già in possesso dei dati normalmente richiesti e comunicati dai contribuenti.

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