Continua innovazione tecnologica e riorganizzazione dei processi: ecco come Miar, azienda operante nel settore ITS (idrotermosanitario), ha interpretato il concetto di digital transformation all’interno della propria realtà.
Aumentare il livello di servizio fornito ai propri clienti, snellendo e automatizzando le procedure al fine di risparmiare tempo e costi, è stata sin dall’inizio la priorità.
In questa intervista a Simone Solagni, titolare di Miar, abbiamo parlato del percorso di trasformazione digitale affrontato e approfondito come l’introduzione delle soluzioni Agilis abbia supportato la sua azienda nel raggiungimento degli obiettivi di crescita.
Termo idraulica e alta qualità nel servizio ai clienti, chi è Miar?
Miar nasce nel 1976 a Cinisello Balsamo (MI). Operiamo nel settore idrotermosanitario (ITS) ed in particolare ci occupiamo di forniture per il condizionamento e riscaldamento oltre che di apparecchiature dedicate all’impiantistica.
In totale siamo in 25 addetti, suddivisi tra sede operativa e lo showroom che abbiamo aperto negli ultimi anni e risulta essere sempre più importante per il nostro business.
Per quanto riguarda le modalità di vendita, non facciamo affidamento su venditori esterni, i clienti arrivano al banco e acquistano ciò di cui hanno bisogno. Avendo sede in centro città il nostro showroom accoglie diverse tipologie di clienti e di conseguenza abbiamo molteplici esigenze da soddisfare.
Qual è stata l’esigenza che vi ha spinto a cercare nuove soluzioni per la gestione dei processi aziendali?
Premetto che nella nostra storia abbiamo cambiato tre o quattro gestionali. Prima di passare ad Agilis abbiamo utilizzato per vent’anni lo stesso software.
Ognuno di noi sapeva esattamente dove mettere le mani e la maggior parte delle operazioni venivano svolte in automatico, senza dover nemmeno pensare.
Ci siamo però scontrati con l’esigenza di portare la nostra azienda al passo con i tempi, specialmente dal punto di vista della tecnologia.
Mi spiego meglio: avevamo la necessità di velocizzare e automatizzare alcune attività come, ad esempio, il classico invio di un preventivo via e-mail con in allegato una scheda tecnica o delle immagini.
Utilizzando il vecchio gestionale non sarebbe stato possibile rispondere a questo tipo di esigenze se non attraverso una serie di personalizzazioni che non sono nemmeno certo sarebbero state applicabili.
In questa situazione abbiamo ritenuto doveroso fare un passo verso il cambiamento.
L’occasione è nata anche dalla volontà di rivoluzionare i nostri processi aziendali. Con la “scusa” di adottare un nuovo gestionale abbiamo quindi cercato di agire sulle nostre procedure, cambiandone alcune.
Rispetto ad altri competitor, quali sono i fattori che vi hanno fatto scegliere Omega?
Nella fase di software selection abbiamo valutato più di un fornitore e quindi più di una soluzione. A far pendere l’ago della bilancia verso Omega è stata la competenza nel nostro settore. Il fatto che fosse già presente con molteplici installazioni nel settore ITS e che conoscesse bene alcuni attori nel nostro mondo ci ha convinto nella scelta.
Già lungo tutto il periodo di passaggio abbiamo avuto la conferma di aver preso la decisione corretta. Dico questo perché nell’interagire con i capi progetto e con i vari operatori ci siamo accorti che avevano già affrontato la maggior parte delle procedure.
Sia chiaro, questo non significa necessariamente che il lavoro già fatto per altri fosse la soluzione perfetta per noi: abbiamo dovuto apportare qualche modifica per adattare la soluzione alle nostre esigenze, però la base di partenza era già esistente.
Il progetto che vi riguardava ha coinvolti diversi ambiti: qual è dal tuo punto di vista il valore aggiunto delle soluzioni Agilis?
Come ho già anticipato, il cambio di gestionale e l’adozione di nuove soluzioni sono stati un’occasione per cambiare diversi processi aziendali: è quindi difficile trovare un unico aspetto in termini di valore aggiunto conseguito.
L’MRP ci ha dato la possibilità di gestire l’ordine fornitore in modo più snello e preciso rispetto a prima. Lo strumento “All in one” ci ha permesso di rendere molto più semplice e agile la vendita al banco e di incrementare l’utilizzo dei lettori di codici a barre sia in fase di vendita sia in fase di preparazione ordini e note di prelievo.
Proprio sfruttando maggiormente i codici a barre abbiamo implementato ciò che tecnicamente si chiama “inventario a rotazione”, un metodo di controllo delle giacenze che si basa su una serie di “mini-inventari” quotidiani al fine di tenere sempre aggiornata la corrispondenza tra scorta fisica e contabile, una tecnica che prima non usavamo.
Premetto che nel nostro settore non esiste l’obbligo di avere un magazzino fiscale, ma abbiamo deciso di implementare questo processo per aumentare il nostro livello di servizio verso i clienti. Monitorare il magazzino ci consente di non fermare l’azienda a fine anno per fare l’inventario, e questo è per noi un vantaggio dal valore immenso.
Un altro aspetto importante è quello legato alle offerte del nostro showroom, passare dalle offerte a capitoli allo strumento “Offerte Net” ha reso molto più veloce la fase di stesura dei preventivi. Nel nostro settore, dovendo fare un’offerta ad un utente finale – sia esso un architetto o un’impresa – poter revisionare le offerte in pochi minuti è una necessità.
Inoltre, avere il catalogo online consente all’installatore di collegarsi in tempo reale con Agilis e controllare una serie di dati come scadenze, ordini o la giacenza dei prodotti: qualcosa che prima non potevamo fare.
Per riassumere, abbiamo reso molto più fluidi una buona parte dei nostri processi.
Quali sono in termini tangibili i risultati ottenuti e in quali settori la semplificazione dei processi tramite la collaborazione con Omega vi ha “cambiato la vita”?