
Innovazione, determinazione e orientamento al cliente: attraverso gli occhi di…
Grazie alla metodologia Demand Driven, alle funzionalità integrate nel software DDMRP Agilis, è possibile migliorare il livello di servizio in media tra il 12% e il 54%, sostenendo la competitività. In base alle esperienze Omega e Renovo e ai dati raccolti da Demand Driven Institute e FAPICS è possibile migliorare il livello di servizio offerto ai propri clienti fino al 99%.
Agilis DDMRP è primo software in Italia ad aver conseguito la compliance del Demand Driven Institute rispetto all'applicazione della metodologia Demand Driven. Grazie alle funzionalità del software, le performance relative a tempi di consegna e riduzione del lead time raggiungono la media del 22% fino ad arrivare ad un picco massimo dell'85%.
Attraverso la metodologia Demand Driven applicata al software Agilis DDMRP, è possibile ridurre lo stock di magazzino in maniera significativa. Secondo le esperienze di Omega e i dati riportati da Demand Driven Institute e Fapics lo stock di magazzino viene mediamente ridotto del 31% raggiungendo punte di ottimizzazione anche del 70%.
Gli elementi innovativi e distintivi del Demand Driven MRP
1. Posizionamento: la decisione strategica del Demand Driven MRP. Devono essere definite le posizioni di stock più efficaci per dare reattività alla domanda cliente ed allo stesso tempo armonizzare Stock, Working Capital e Livello di Servizio.
2. Dimensionamento dei buffer: il Demand Driven MRP e la matematica per calcolare quanta giacenza tenere nei buffers. Zona green copre il ciclo del riordino. Zona yellow copre il consumo nell’arco del lead time. Zona red copre la variabilità.
3. Adattabilità e aggiustamenti dinamici: i buffers vengono adeguati dal Demand Driven MRP in anticipo in modo da presentarsi al giusto livello quando servirà. Le caratteristiche dinamiche dei buffer assorbono la variabilità come ammortizzatori e permettono di cavalcare le onde più violente della domanda senza naufragare e senza perdere vendite. Vengono intercettati spikes, promozioni, stagionalità e trends e le situazioni particolari legate al mondo della fornitura.
4. Planning: la Net Flow Position, innovazione del DDMRP, è una posizione virtuale di stock, ed evidenzia la situazione di rilascio ordini di ciascuna posizione di buffer. Se a livello di buffer la Net Flow Position è più bassa del livello TOY viene rilasciato un Supply Order per ripristinare tale posizione.
5. Execution trasparente e collaborativa: in questa fase del DDMRP ci si occupa esclusivamente di dare priorità a ciò che serve. La metodologia propone uno strumento semplice e trasparente con cui si analizzano le situazioni di criticità dei materiali, in relazione alla quantità di riferimento di ciascun buffer.
Innovazione, determinazione e orientamento al cliente: attraverso gli occhi di…
Dal foglio Excel a una pianificazione demand driven per un…
Crescita e miglioramento tecnologico continuo: queste le linee guida entro…
Agilis per il Settore ITS: Miar e il percorso di…
Settore manifatturiero: innovare la supply chain con il DDMRP
Come abbiamo affrontato gli effetti del lockdown con le tecniche…
Demand Driven Replenishment: supporto alla ripresa nelle imprese commerciali